Spesso succede che durante un procedimento giudiziario si vogliano portare a conoscenza del Tribunale delle prove raccolte privatamente. Questo avviene generalmente nei casi di infedeltà coniugale per dimostrare il tradimento attraverso sms, chat o foto, ancorché vi siano altri ambiti interessati, come quello lavorativo.
In un procedimento giudiziario possono essere usate prove raccolte privatamente?
La questione ha creato spesso dibattiti ma, in linea generale, queste prove potrebbero essere del tutto inutili, se non illecite, da utilizzare in Tribunale. Una prova ottenuta illecitamente non vale più come prova. Si potrebbero addirittura configurare i reati di stalking, molestie e violazione della privacy con l’eventualità di essere denunciati dalla controparte. E questo anche nei casi di cause di lavoro se il dipendente viene controllato in maniera impropria dal datore di lavoro contravvenendo allo Statuto dei Lavoratori.
Le prove raccolte dall’investigatore sono valide?
A discrezione del giudice, in sede istruttoria e di giudizio è possibile fare valere le testimonianze e tutta la documentazione audio foto e video raccolta dall’investigatore privato con indagini, appostamenti e pedinamenti. In più il detective può essere sentito come testimone. Quindi è importante affidarsi ad un professionista che sappia come raccogliere le prove senza violare il codice e la privacy dei soggetti interessati.