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Investigazioni su falsi profili social e truffe romantiche

Mar 22, 2024

Nella sempre più intricata rete dei social media, il fenomeno dei falsi profili e delle truffe online è uno dei più difficile da estirpare e anzi continua a crescere costantemente. La nota trasmissione RAI “Chi l’ha visto?” da diverso tempo si occupa delle cosiddette “truffe romantiche”, tramite le quali gli scammers utilizzano foto rubate per ingannare e truffare ignari utenti, tuttavia, nonostante l’attenzione della stampa, i casi di cronaca nera, le tante denunce e la diffusione di informazioni, manca ancora una buona cultura digitale e molti internauti non sono ancora sufficientemente informati per difendersi adeguatamente da queste minacce. Cerchiamo di capire meglio come funzionano queste truffe e come difendersi.

Cosa sono le truffe online e il Catfishing

Il “catfishing” (letteralmente “pesce gatto”) è una forma di truffa in cui una persona crea un profilo falso sui social media per ingannare deliberatamente altri utenti, spesso per motivi sentimentali o finanziari. In alcuni casi, questi profili possono risultare incredibilmente convincenti, rendendo difficile per le vittime sospettare delle vere intenzioni dell’interlocutore. Chi si nasconde dietro un falso profilo spesso mira a stabilire una connessione emotiva con la vittima per manipolarla più facilmente. Questo può portare a relazioni virtuali in cui le vittime si fidano ciecamente e sono disposte a condividere informazioni personali o finanziarie sino a inviare regali, ricariche telefoniche o denaro al catfisher. I dati indicano che le persone più colpite dal catfishing sono principalmente donne di mezza età ma neppure gli uomini sono esenti da questo tipo di manipolazione virtuale. Il catfishing è un fenomeno molto articolato a seconda dell’obiettivo che persegue chi lo mette in atto. Una delle sue più comuni declinazioni è la “truffa romantica” (o Romance Scam o Romantic Scam)

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Truffe sentimentali o Romance Scam: che cosa sono e come difendersi

Il Romance Scam, conosciuta anche come truffa alla Nigeriana, è un tipo di truffa particolarmente insidiosa perché sfrutta le emozioni delle persone per estorcere denaro. I truffatori possono creare profili falsi anche molto elaborati, più spesso sono profili con pochissimi dati e foto rubate di militari, imprenditori, artisti o professionisti più conosciuti all’estero.
Le fasi di un Romance Scam possono essere suddivise in varie tappe:

  1. Il primo contatto: il truffatore avvicina la vittima su piattaforme di incontri o social media, mostrando interesse.
  2. Lo sviluppo della relazione: in questa fase, il truffatore lavora per guadagnare la fiducia della vittima, spesso comunicando per mesi e fomentando sentimenti di amore e dedizione.
  3. La crisi: dopo aver stabilito un legame emotivo, il truffatore inventa una crisi (come una malattia grave, problemi legali o difficoltà finanziarie) che richiede una somma urgente di denaro.
  4. La richiesta di denaro: a questo punto, il truffatore chiede alla vittima di inviare denaro, promettendo di restituirlo non appena la crisi sarà risolta.
  5. Il colpo di scena: dopo aver ricevuto i soldi, il truffatore continua a manipolare la vittima con nuove crisi o scompare completamente.

Come difendersi dalle truffe sentimentali:
Verifica dell’identità: prima di sviluppare relazioni intime online, è fondamentale verificare l’identità della persona per scongiurare di interagire con un profilo fake. Servizi come la ricerca inversa delle immagini, per esempio con Google Immagini oppure Ricerca Visiva di Bing oppure Tineye) possono aiutare a scoprire se le foto del profilo sono state prese da altri account o siti. Se la persona con cui si interagisce è sconosciuta è buona prassi analizzare il profilo social per avere maggiori informazioni, campanelli di allarme potrebbero essere: pochissimi amici o followers, post e interazioni non autentiche, mancanza di foto personali coerenti o realistiche.
Mantenere la privacy: è cruciale non condividere mai dettagli personali sensibili, come indirizzi, numeri di conto bancario o informazioni su carte di credito, con persone conosciute online e di cui non si ha certezza della reale identità.
Consultare un esperto: se si sospettano intenzioni fraudolente, parlare con un investigatore privato può fornire ulteriori strumenti per proteggersi. Gli investigatori possono condurre verifiche approfondite e offrire consulenza su come procedere in sicurezza anche nel caso la truffa sia già avvenuta.

Profili fake e responsabilità penale

Creare e utilizzare un falso profilo sui social media può avere serie implicazioni legali sia per quanto riguarda la violazione della privacy (D.lgs 196/2003 e Regolamento UE 679/2016) sia responsabilità penali riconducibili agli articoli 494 c.p.p. e 640 c.p.p., che trattano rispettivamente i reati di “sostituzione di persona” e di truffa.
Estratto dell’Art. 494 Codice Penale:

“Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome, o un falso stato, ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici, è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno.”

Cassazione Penale, Sez. V, 16 giugno 2014, sentenza n. 25774:

“Integra il delitto di sostituzione di persona (art. 494 c.p.) la condotta di colui che crea ed utilizza un “profilo” su social network, utilizzando abusivamente l’immagine di una persona del tutto inconsapevole, associata ad un “nickname” di fantasia ed a caratteristiche personali negative. (In motivazione, la Corte ha osservato che la descrizione di un profilo poco lusinghiero sul “social network” evidenzia sia il fine di vantaggio, consistente nell’agevolazione delle comunicazioni e degli scambi di contenuti in rete, sia il fine di danno per il terzo, di cui è abusivamente utilizzata l’immagine).”

Estratto dell’Art. 640 Codice Penale:

“Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032.”

Il ruolo dell’investigatore privato nelle truffe online

Chi è vittima di un furto di identità o di una truffa online o chi crede di essere in qualche modo manipolato da un falso profilo social anche nel caso di una “truffa romantica” può rivolgersi ad un esperto investigatore privato che attraverso indagini articolate su più fronti riesce a fornire pieno supporto per individuare chi si cela dietro un falso profilo e a chi appartiene l’identità rubata. L’agenzia investigativa può, altresì, raccogliere prove e realizzare un fascicolo documentale da utilizzare in procedimenti legali. Questo include la documentazione delle comunicazioni e delle transazioni finanziarie. Le agenzie di investigazioni lavorano spesso in collaborazione con studi legali e avvocati per assicurare che le vittime di truffe possano intraprendere azioni legali efficaci contro i truffatori.

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