Si è trattato quindi della valutazione, non della possibilità indifferenziata delle aziende di controllare le caselle di posta eletronica dei propri dipendenti, del potere del datore di lavoro di verificare “ex post” i sospetti emersi nei confronti del proprio lavoratore. Nella sentenza in esame dunque la Suprema Corte sembra accordare al datore di lavoro, il diritto di effettuare tale verifica sulle mail del lavoratore.
Investigazioni su falsi profili social e truffe romantiche
Nella sempre più intricata rete dei social media, il fenomeno dei falsi profili e delle truffe online è uno dei più difficile da estirpare e anzi continua a crescere costantemente. La nota trasmissione RAI "Chi l'ha visto?" da diverso tempo si occupa delle cosiddette...